Photo credit: Margherita Marchioni
Giubbotto di pelle e sciarpa al collo. Quell'aria da bravo ragazzo ma non troppo, che sembra casual ma che, invece, è proprio come la vuole lui. Riccardo è di tutto un po': modello, studente e ora anche cantante del gruppo The Flaneurs. Lo scorso 27 febbraio il gruppo si è esibito nel locale "Il Covo", a Bologna, davanti a una folta platea. Tra un caffè (rigorosamente d'orzo!) e un succo, abbiamo parlato di come sia nato questo nuovo ruolo.
Come è nato questo progetto? E' successo tutto molto in fretta, in realtà. Ho conosciuto Stefano, il chitarrista del gruppo, circa due anni fa. Siamo entrambi grandi appassionati di musica. Lui aveva scritto alcuni testi, ma non siamo riusciti a creare qualcosa di concreto fino allo scorso maggio, quando abbiamo deciso di andare a Pordenone a incidere i primi pezzi. Solo in seguito abbiamo ampliato il gruppo. Non è stato facile trovare tutti i componenti ma, alla fine, sono arrivati Nadia (tastierista), Mirko (bassista) e Maurizio (batterista).
Vi gestite da soli? Sì, per il momento siamo anche i manager di noi stessi. Ed è difficile. Non pensavo che mi avrebbe richiesto tante energie.
Però siete riusciti ad organizzare una bella serie di date in giro per l'Italia. Sembrerebbe facile... Assolutamente no! Siamo stati bravi e fortunati. Soprattutto quando ti sei esercitato per soli 3 mesi, come nel nostro caso. Il Covo, ad esempio, difficilmente accetta band così giovani. Nel locale hanno suonato artisti del calibro dei Franz Ferdinand e non credevano che saremmo riusciti a portare pubblico. Grande merito va a Stefano e alle sue collaborazioni con diversi locali della scena indie del nord italia (come il Wah wah club e la Brit Box).
Nessuna casa discografica in vista? Stiamo cercando di ottenere un contratto. Molti ci chiedono di cantare in italiano, però. I ragazzi sono carichissimi, io sono meno convinto, perché penso che la musica che facciamo funzioni meglio in inglese. Ci sono solo pochi gruppi underground che riescono ad avere successo, con questo genere, nella nostra lingua. Però proveremo e vedremo cosa salterà fuori. Se ci piacerà il risultato, diventerà una possibilità concreta. Incideremo due nuove tracce a Ferrara a metà marzo, che poi inseriremo su MySpace.
A proposito di generi, a chi vi ispirate? The Strokes e Tv On the Radio sono i miei gruppi preferiti in assoluto. Mi piacciono tantissimo i Franz Ferdinand, ma il gruppo a cui assomigliamo di più credo siano i Killers.
Ora la domanda che tutti si staranno facendo: a quando un provino per X-Factor? E' un programma che non guardo spesso e, ad essere sincero, partecipare non mi interesserebbe nemmeno. Sono convinto che ci sia un mercato a senso unico dietro a questo genere di trasmissioni. Prendi Sanremo: non crederai mica che il televoto da casa non sia pilotato?
The Flaneurs sono (da sinistra a destra):
Mirko Pugliara - Basso, Riccardo Vastola - Voce, Nadia Malavolti - Tastiere, Stefano Cornacchia - Chitarra, Maurizio Rivagli - Batteria.
Photo credit: The Flaneurs
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