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By Marghe 

sabato 7 marzo 2009

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INTERVISTA: "The Flaneurs", conversazione con il frontman Riccardo Vastola

Di Margherita Marchioni

Photo credit: Margherita Marchioni


Giubbotto di pelle e sciarpa al collo. Quell'aria da bravo ragazzo ma non troppo, che sembra casual ma che, invece, è proprio come la vuole lui. Riccardo è di tutto un po': modello, studente e ora anche cantante del gruppo The Flaneurs. Lo scorso 27 febbraio il gruppo si è esibito nel locale "Il Covo", a Bologna, davanti a una folta platea. Tra un caffè (rigorosamente d'orzo!) e un succo, abbiamo parlato di come sia nato questo nuovo ruolo.

Come è nato questo progetto? E' successo tutto molto in fretta, in realtà. Ho conosciuto Stefano, il chitarrista del gruppo, circa due anni fa. Siamo entrambi grandi appassionati di musica. Lui aveva scritto alcuni testi, ma non siamo riusciti a creare qualcosa di concreto fino allo scorso maggio, quando abbiamo deciso di andare a Pordenone a incidere i primi pezzi. Solo in seguito abbiamo ampliato il gruppo. Non è stato facile trovare tutti i componenti ma, alla fine, sono arrivati Nadia (tastierista), Mirko (bassista) e Maurizio (batterista).

Vi gestite da soli? Sì, per il momento siamo anche i manager di noi stessi. Ed è difficile. Non pensavo che mi avrebbe richiesto tante energie.

Però siete riusciti ad organizzare una bella serie di date in giro per l'Italia. Sembrerebbe facile... Assolutamente no! Siamo stati bravi e fortunati. Soprattutto quando ti sei esercitato per soli 3 mesi, come nel nostro caso. Il Covo, ad esempio, difficilmente accetta band così giovani. Nel locale hanno suonato artisti del calibro dei Franz Ferdinand e non credevano che saremmo riusciti a portare pubblico. Grande merito va a Stefano e alle sue collaborazioni con diversi locali della scena indie del nord italia (come il Wah wah club e la Brit Box). 

Si saranno dovuti ricredere, perché le persone erano parecchie. Vi aspettavate un successo del genere? No, non credevo che sarebbero venuti in tanti ad ascoltarci. E pensa che molti dei miei amici non sono potuti venire perché li ho avvisati in ritardo. Abbiamo dovuto fare le cose in fretta, perché per avere le date nei locali invernali devi arrivare prima che chiudano definitivamente la programmazione.

Nessuna casa discografica in vista? Stiamo cercando di ottenere un contratto. Molti ci chiedono di cantare in italiano, però. I ragazzi sono carichissimi, io sono meno convinto, perché penso che la musica che facciamo funzioni meglio in inglese. Ci sono solo pochi gruppi underground che riescono ad avere successo, con questo genere, nella nostra lingua. Però proveremo e vedremo cosa salterà fuori.  Se ci piacerà  il risultato, diventerà una possibilità  concreta. Incideremo due nuove tracce a Ferrara a metà marzo, che poi inseriremo su MySpace.

A proposito di generi, a chi vi ispirate? The Strokes e Tv On the Radio sono i miei gruppi preferiti in assoluto. Mi piacciono tantissimo i Franz Ferdinand, ma il gruppo a cui assomigliamo di più credo siano i Killers.

Parliamo di canzoni: è come scrivere una poesia? E' più complicato credo, perché quando scrivi una canzone non pensi solo in parole ma anche in musica. Devi prima associarle alla chitarra, poi passi agli altri strumenti e riempi i vuoti che ci sono, cercando di rendere il tutto ben aquilibrato. E, poi, è quasi impossibile essere originali nei testi, sono pochi gli artisti che ci riescono. Spesso anche i gruppi o i cantanti più famosi fanno canzoni abbastanza semplici. Da quando abbiamo iniziato questo percorso ho incontrato numerose difficoltà e la scrittura è stata una di queste.

Ora la domanda che tutti si staranno facendo: a quando un provino per X-Factor? E' un programma che non guardo spesso e, ad essere sincero, partecipare non mi interesserebbe nemmeno. Sono convinto che ci sia un mercato a senso unico dietro a questo genere di trasmissioni. Prendi Sanremo: non crederai mica che il televoto da casa non sia pilotato?

The Flaneurs sono (da sinistra a destra):

Mirko Pugliara - Basso, Riccardo Vastola - Voce, Nadia Malavolti - Tastiere, Stefano Cornacchia - Chitarra, Maurizio Rivagli - Batteria.

Photo credit: The Flaneurs

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