A causa di una mini-serie televisiva australiana che racconta l'affermarsi del mercato della droga nel paese, i cittadini di Griffith si sono ritrovati al centro di qualcosa più grande di loro. Il 60 percento della popolazione della città vanta origini italiane. Le strade sono disseminate di ristoranti e caffè ispirati al nostro stivale. A molti non va proprio giù che la tv turbi il quieto vivere o rovini la reputazione del loro paese.
Tuttavia non è possibile additare la tv come sola colpevole. Alcune famiglie della zona, infatti, contribuiscono attivamente alla "rovina" di Griffith. L'anno scorso sono state perquisite 4 proprietà sul territorio, in seguito al sequetro di una partita di 15 milioni di pillole di ecstasy. Tra i perquisiti anche un italiano, Pasquale "Pat" Barbaro, discendente di una delle famiglie arrivate sull'isola dagli anni '30 in poi. I primi immigrati italiani diventarono coltivatori ma, con il tempo, alcuni di loro cominciarono a produrre marijuana, che permetteva di arrotondare le entrate. Il mercato si allargò in seguito anche a Sidney e Melbourn. E' quest'ultima ad essere diventata oggi il luogo in cui brulicano le vendite degli stupefacenti.
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