PLAYLIST della SETTIMANA

Music  

By Marghe 

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giovedì 26 marzo 2009

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"Cenz" Playlist 1

Abbiamo una new entry nella sezione musica! Il nostro Dj Cenz ci darà i suoi consigli musicali una volta al mese! E forse ci scappa anche un mixato ogni tanto!

Visto che la pubblicità è scomparsa dal nostro blog, possiamo anche permetterci di cambiare stile e di farvi sentire le canzoni, oltre che dirvi solo i titoli! Partiamo proprio con la "Cenz" Playlist per mostrarvi la nuova grafica!

Per usare il player cliccate sul tasto Play. Per avanzare tra le tracce audio usate i cursori a destra e sinistra delle "rotelline avvolgi nastro"! ;)

Enjoy!!


M TRAIN TO BROOKLYN - LOCO DICE
 
SUPERSTYLIN' - GROOVE ARMADA
 
O SUPERMAN - LAURIE ANDERSON
 
BARCELONA'S LOVER - ILARIO ALICANTE
 
WALKING ON AIR - KERLY
 
ANOTHER STAR - STEVIE WONDER
 
SOSPESA - MALIKA AYANE ft. PACIFICO
 
JAMAICAN BOY - BOST & BIM
 
PRESEPIO IMMINENTE - ELIO E LE STORIE TESE
 
I JUST CAN'T GET ENOUGH - DEPECHE MODE

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"Utada Hikaru, regina del J-Pop"

Di Maikol Ciabatti

Prima di tutto, per chi non lo conoscesse, è doveroso dare una definizione di J-Pop. Che cos’è esattamente? Il J-Pop è un’abbreviazione comunemente utilizzata in Occidente per indicare la musica pop giapponese e abbraccia molti generi di musica pop, dalla dance all’hip-hop, fino ad arrivare al soft-rock e al soul. La musica j-pop è parte vitale ed integrante della cultura popolare giapponese. Le serie televisive, gli spot commerciali, gli anime (che cambiano la propria sigla di apertura e di chiusura più volte), i videogiochi e molte altre forme di intrattenimento televisivo (e non solo) sono lo strumento di diffusione di questa musica, andando a creare un mercato che è secondo, nel mondo, solo a quello statunitense.

Mi considero un grandissimo estimatore di questo genere e, a volte, lo considero di gran lunga superiore al pop occidentale, sotto tutti i punti di vista. Le melodie sono innovative, mai banali, sempre un passo avanti rispetto alle mode del momento. E i testi (quando riesco a trovare le traduzioni in inglese in internet) trovo che siano di una poesia unica con una eleganza stilistica fuori dal comune.

Vi voglio presentare la cantante che a mio avviso rappresenta al meglio questo genere. Il suo nome è Utada Hikaru e la sua carriera è assolutamente da record (è il suo il disco più venduto nella storia del Giappone). Il suo primo album (First Love) risale a marzo del 1999 e il successo è subito straordinario. In un mese arriva ai 4 milioni di copie vendute e a maggio frantuma i record nazionali di vendite, fino ad arrivare alla spaventosa cifra di 8 milioni di copie. Per rendervi conto, basti pensare che Britney Spears ha venduto la stessa cifra, ma su un mercato grande il doppio. Da allora è lei la regina incontrastata delle classifiche giapponesi, riuscendo ad arrivare al numero uno con tutti i suoi album successivi. CONTINUA PER VEDERE I SUOI VIDEO

Utada Hikaru è famosa anche per aver infranto altri due record molto importanti. E’ stata la prima artista orientale, nonché la più giovane, ad avere l'onore di tenere un MTV Unplugged (concerto acustico uscito anche in Dvd nel 2001) ed è una delle pochissime cantanti giapponesi ad essere uscita con un album in inglese (Exodus) in America e in Inghilterra. Pur non raggiungendo la celebrità immensa di cui gode nel suo paese, Utada comincia a rendersi nota anche al pubblico occidentale e raggiunge alcuni buoni risultati come il primo posto nella "Billboard's Hot Dance/Club Play Chart" per il singolo "Devil Inside" e gli elogi ricevuti dal quotidiano statunitense USA Today e da Elton John.

Per tornare al presente Utada è appena uscita col suo secondo album in inglese (This Is The One) destinato al mercato americano. Ovviamente è uscito anche in patria, raggiungendo il primo posto della classifica.

I video che ho inserito in questo articolo sono frutto di un ardua scelta e sono tra le canzoni più belle del suo repertorio (e a mio parere tre delle canzoni più belle in assoluto di tutto il panorama musicale).

1) Final Distance (2001)



2) Hikari (2002)



3) Can You Keep A Secret? (2001)


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venerdì 20 marzo 2009

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"The Actionettes"

Di Alessia Manferdini

Visita il loro sito ufficiale

Se siete tra quelli che ancora pensano la donna attraverso gli stereotipi (bella, magra, ammiccante, senza cervello, svampita e chi più ne ha più ne metta!), dovrete ricredervi!

Da qualche tempo in Inghilterra si aggirano Tourette, Crepe Suzette, Balconette, Mignonette, Miss Luncheonette – non fatevi ingannare, questi sono solo alcuni dei nomi d’arte delle 17 ragazze che fanno parte delle ACTIONETTES!

Nate dall’idea di due sorelle, Sarah e Sue Todd, che hanno copiato lo stile e i passi delle “Devil-ettes”, formazioni girls only americane che si definiscono l’evoluzione delle ballerine di burlesque. Escono direttamente dai fantastici anni ’60 e hanno “trucco e parruccone” a tema: dalla divisa da hostess agli stivaloni in vinile e alle decoletè colorate.

The Actionettes sono donne di ogni età e taglia che si esibiscono sincronizzate al passo di hully gully, jamaican ska e watussi. Non sono assolutamente professioniste e spesso non sono neanche pagate! Lo fanno per il piacere di staccare la spina dal mondo reale: molte di loro sono donne in carriera o madri di famiglia!Ballano però solo su musiche cantate da donne, in locali dove lavorano dj donne, per un pubblico prevalentemente femminile. Non solo quindi vestiti vintage e lustrini, ma, per alcune di loro, anche una buona dose di ideologia femminista: "Non lo facciamo per soldi e neanche per lavoro - racconta Miss Luncheonette - oltre al divertimento ci piacerebbe sovvertire l'idea che c'era dietro le ballerine go-go degli anni '60, che si esibivano solo per soddisfare i desideri maschili. Noi siamo donne normali, imperfette al punto giusto, e non balliamo per sedurre gli uomini ma per mostrare che abbiamo successo anche senza essere delle pin-up".

Donne che si esibiscono per il piacere di farlo. Senza preoccuparsi di apparire perfette per gli uomini e incuranti della concorrenza femminile. Vogliono sdoganare l’idea della donna oggetto mettendosi in gioco e facendo autoironia. È proprio questo, probabilmente, che ha permesso loro di ottenere un grande successo e di essere tra i gruppi più richiesti nei club inglesi. Un bell’esempio per le donne di tutto il mondo!
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"Elektro Vintage"

Di Margherita Marchioni

XL di febbraio proponeva un articolo sugli "attrezzi" musicali e tecnologici di culto degli anni '70. Molti ora non ci sono più, altri - grazie al rispolverato vintage - rinascono oggi in nuove forme, rispettose dell'old style. Ne parliamo in questo post...



Non è un oggetto per fare musica né un elettrodomestico, ma è rappresentativa degli anni '70 italiani. Stiamo parlando della mitica 500. Nata da un'idea - chi lo avrebbe mai detto? - di Benito Mussolini, la prima Fiat 500 nasce, in realtà, negli anni '30. Ma la versione alla quale siamo abituato viene alla luce nel '57. Nel 2007 Fiat rilancia l'utilitaria riprendendone la forma e lo stile inconfondibile degli anni '50-'70, abbandonati nella versione del 1991.



Veniamo al "giradischi". Linn e Thorens erano due tra le marche più importanti. Le tipologie erano tante. Dal giradischi "portatile" a quello con il grammofono. Alcuni esemplari funzionanti si trovano a poco su Ebay, fonte inesauribile di perle preziose. Oggi il giradischi viene rinnovato, spesso rendendolo multifunzione e compatibile con altre tecnologie, come iPod e lettori Mp3. La musica di un vinile può essere registrata direttamente su supporto digitale, in modo da non rischiare che il tempo la cancelli. Il bello è poter ascoltare i rumori di sottofondo del disco che gracchia anche sull'ipod, dove spesso la musica è perfetta ma impersonale. I costi variano molto: da poche decine di euro a centinaia. Qui sotto Rega P3 - 734 euro - e il giradischi Ion - 180 euro.





E ora la radio. Mio padre ha ancora una mitica Brionvega funzionante, che ascolta mentre si fa la barba. Oggi la Ts 502 torna a vivere nella riedizione contemporanea chiamata Ts 552.


Lo sapevate che la segreteria telefonica è stata inventata negli anni '30? Si è affermata, però, solo negli anni '70, periodo in cui comincia anche la guerra tra vhs e betamax.
 

Che dire, invece, della Polaroid? La ditta della macchina istantanea per eccellenza non chiuderà i battenti come era stato annunciato poco tempo fa. Grazie a internet e alle petizioni online continuerà a produrre pellicola per istantanee. E si lancia sul digitale: è uscita infatti la stampante portatile istantanea Polaroid PoGo, che permette di stampare "on the go" le foto fatte con cellulari e macchine fotografiche digitali. Senza inchiostro! (100 euro circa)



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giovedì 19 marzo 2009

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"Marghe" Playlist 2

Di Margherita Marchioni

La mia playlist di questa settimana è ricca di nomi nuovi e di band famose. Tutte le canzoni sono state scelte per le loro sonorità o vocalità particolari.

  1. U2 - "Moment of Surrender" (L'attacco è superlativo)
  2. 3-11 Porter - "Surround Me With Your Love (Mental Overdrive Remix)" (Da ascoltare su una spiaggia al tramonto, con un mojito in mano)
  3. Billy Holiday - "Don't Explain" (Per fare "all'amore" alla vecchia maniera!)
  4. Elvis Perkins In Dearland - "Shampoo" (per ballare e scaricare lo stress)
  5. William Fitzsimmons  - "I Don't Feel It Anymore (Song of the Sparrow)" (L'alternanza voce maschile/voce femminile è da brivido!)    
  6. Hercules And Love Affair - "Blind" (Feat. Antony Hegarty) (La voce di Antony sulla dance è un'esperienza intensa!)
  7. The Boxer Rebellion - "Semi Automatic" (Perché mi fa venire in mente strade deserte e auto che corrono)
  8. Wax Tailor - "Que Sera" (Tante frasi di dialoghi tratte da film per creare un effetto sonoro unico!)
  9. Grandadbob - "Mmmnn" (Canzone sexy da estate)
  10. Duran Duran - "Box Full O' Honey" (I Duran come non li immaginate)


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giovedì 12 marzo 2009

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MUSICA - Lady Gaga

Di Maikol Ciabatti

photo © MNicoleM Media CC:Attribution

Eccomi al mio primo appuntamento “musicale”. Mi considero un grande amante della musica, infatti non potrei passare una giornata senza ascoltare almeno un cd. E’ un po’ come la mia linfa vitale e fin da quando ero piccolo mi piace coltivare questa passione. Non amo scaricare le canzoni da internet (parlo soprattutto di download illegali), lo considero quasi come uno stupro della musica e credo di essere ancora uno dei pochi che ha il culto dei cd originali. Volete mettere la soddisfazione di recarvi nel vostro negozio di fiducia, spulciare tra le novità uscite, comprare il cd che aspettate da tanto, sfogliare il libretto con i testi e ascoltare il vostro bel cd originale nello stereo di casa? Tutta un’altra cosa rispetto alla musica scaricata da internet, credetemi. Come genere prediligo il Pop/RnB, ma non il pop da quattro soldi. Mi piace il Pop con la P maiuscola, quello realizzato con tanta passione e tanto lavoro, grazie anche alla presenza di grandi collaboratori.

Il primo cd che voglio portare alla vostra attenzione e che voglio consigliarvi è “The Fame” di Lady Gaga, una cantante (e cantautrice) statunitense che ha saputo conquistare pubblico e critica, raggiungendo le vette delle classifiche di mezzo mondo (numero uno in America, in Canada, in Inghilterra, in Australia e in tantissimi altri paesi). Il suo genere è particolarmente innovativo e possiamo definirlo un pop che cerca di contaminarsi con l’elettronica e la musica dance, creando uno stile assolutamente personale. La prima traccia del cd, e anche fortunatissimo singolo di debutto, si chiama “Just Dance” e vede la collaborazione di Colby O’Donis e Akon, presente con i suoi backing vocals. Indubbiamente una delle più belle canzoni dell’album: ritmo travolgente con un sound che si rifà moltissimo ai vecchi pezzi dance degli anni ’80 (come un po’ tutto il cd). Altri brani che meritano l’ascolto sono assolutamente la ritmata “Poker Face” (da noi uscita come secondo singolo), pezzo molto suonato nei club americani, e la dolcissima “Eh Eh” (con un video omaggio alla nostra bella Italia, ambientato a Little Italy), un brano solare, festoso, spensierato, che si distacca totalmente dal sound dance-urban dell’intero album. Non posso infine non menzionare la trascinante “Paparazzi”, a mio parere una delle perle di questo cd e possibile hit dei mesi che verranno.

“The Fame” è un ottimo album, innovativo, frizzante, dove difficilmente troverete le classiche tracce da riempimento; qui tutti i pezzi sono potenziali hit. Il tutto accompagnato da una cantante molto glam, con un look a dir poco stravagante, in grado di dare una sferzata terrificante al mondo del pop, sia come stile che come immagine.

Tracklist:
1. Just Dance
2. LoveGame
3. Paparazzi
4. Poker Face
5. I Like It Rough
6. Eh, Eh (Nothing Else I Can Say)
7. Starstruck
8. Beautiful, Dirty, Rich
9. The Fame
10. Money Honey
11. Boys Boys Boys
12. Paper Gangsta
13. Brown Eyes
14. Summerboy
15. Disco Heaven
16. Again Again
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"Maikol" Playlist 1

Di Maikol Ciabatti


1) India Arie - The Heart Of The Matter
2) Britney Spears - If U Seek Amy
3) Malika Ayane - Come Foglie
4) Bic Runga - Sway
5) Madonna - Miles Away (Rebirth Remix)
6) Jennifer Lopez - I'm Gonna Be Alright (feat. Nas)
7) Tiziano Ferro - Breathe Gentle (feat. Kelly Rowkland)
8) Girls Aloud - No Good Advice
9) Utada Hikaru - Final Distance
10) Sophie Ellis Bextor - Catch You

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sabato 7 marzo 2009

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INTERVISTA: "The Flaneurs", conversazione con il frontman Riccardo Vastola

Di Margherita Marchioni

Photo credit: Margherita Marchioni


Giubbotto di pelle e sciarpa al collo. Quell'aria da bravo ragazzo ma non troppo, che sembra casual ma che, invece, è proprio come la vuole lui. Riccardo è di tutto un po': modello, studente e ora anche cantante del gruppo The Flaneurs. Lo scorso 27 febbraio il gruppo si è esibito nel locale "Il Covo", a Bologna, davanti a una folta platea. Tra un caffè (rigorosamente d'orzo!) e un succo, abbiamo parlato di come sia nato questo nuovo ruolo.

Come è nato questo progetto? E' successo tutto molto in fretta, in realtà. Ho conosciuto Stefano, il chitarrista del gruppo, circa due anni fa. Siamo entrambi grandi appassionati di musica. Lui aveva scritto alcuni testi, ma non siamo riusciti a creare qualcosa di concreto fino allo scorso maggio, quando abbiamo deciso di andare a Pordenone a incidere i primi pezzi. Solo in seguito abbiamo ampliato il gruppo. Non è stato facile trovare tutti i componenti ma, alla fine, sono arrivati Nadia (tastierista), Mirko (bassista) e Maurizio (batterista).

Vi gestite da soli? Sì, per il momento siamo anche i manager di noi stessi. Ed è difficile. Non pensavo che mi avrebbe richiesto tante energie.

Però siete riusciti ad organizzare una bella serie di date in giro per l'Italia. Sembrerebbe facile... Assolutamente no! Siamo stati bravi e fortunati. Soprattutto quando ti sei esercitato per soli 3 mesi, come nel nostro caso. Il Covo, ad esempio, difficilmente accetta band così giovani. Nel locale hanno suonato artisti del calibro dei Franz Ferdinand e non credevano che saremmo riusciti a portare pubblico. Grande merito va a Stefano e alle sue collaborazioni con diversi locali della scena indie del nord italia (come il Wah wah club e la Brit Box). 

Si saranno dovuti ricredere, perché le persone erano parecchie. Vi aspettavate un successo del genere? No, non credevo che sarebbero venuti in tanti ad ascoltarci. E pensa che molti dei miei amici non sono potuti venire perché li ho avvisati in ritardo. Abbiamo dovuto fare le cose in fretta, perché per avere le date nei locali invernali devi arrivare prima che chiudano definitivamente la programmazione.

Nessuna casa discografica in vista? Stiamo cercando di ottenere un contratto. Molti ci chiedono di cantare in italiano, però. I ragazzi sono carichissimi, io sono meno convinto, perché penso che la musica che facciamo funzioni meglio in inglese. Ci sono solo pochi gruppi underground che riescono ad avere successo, con questo genere, nella nostra lingua. Però proveremo e vedremo cosa salterà fuori.  Se ci piacerà  il risultato, diventerà una possibilità  concreta. Incideremo due nuove tracce a Ferrara a metà marzo, che poi inseriremo su MySpace.

A proposito di generi, a chi vi ispirate? The Strokes e Tv On the Radio sono i miei gruppi preferiti in assoluto. Mi piacciono tantissimo i Franz Ferdinand, ma il gruppo a cui assomigliamo di più credo siano i Killers.

Parliamo di canzoni: è come scrivere una poesia? E' più complicato credo, perché quando scrivi una canzone non pensi solo in parole ma anche in musica. Devi prima associarle alla chitarra, poi passi agli altri strumenti e riempi i vuoti che ci sono, cercando di rendere il tutto ben aquilibrato. E, poi, è quasi impossibile essere originali nei testi, sono pochi gli artisti che ci riescono. Spesso anche i gruppi o i cantanti più famosi fanno canzoni abbastanza semplici. Da quando abbiamo iniziato questo percorso ho incontrato numerose difficoltà e la scrittura è stata una di queste.

Ora la domanda che tutti si staranno facendo: a quando un provino per X-Factor? E' un programma che non guardo spesso e, ad essere sincero, partecipare non mi interesserebbe nemmeno. Sono convinto che ci sia un mercato a senso unico dietro a questo genere di trasmissioni. Prendi Sanremo: non crederai mica che il televoto da casa non sia pilotato?

The Flaneurs sono (da sinistra a destra):

Mirko Pugliara - Basso, Riccardo Vastola - Voce, Nadia Malavolti - Tastiere, Stefano Cornacchia - Chitarra, Maurizio Rivagli - Batteria.

Photo credit: The Flaneurs

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giovedì 5 marzo 2009

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"Marghe" Playlist 1

Di Margherita Marchioni

Ecco la mia playlist di questa settimana!

  1. Angus & Julia Stone - "Red Berries"
  2. Beirut - "Nantes"
  3. Black Gold - "Detroit"
  4. Cat Power - "Metal Heart"
  5. David Bowie - "Lady Grinning Soul"
  6. The Killers - "Spaceman"
  7. The Dining Rooms - "Ink (The Cinematic Orchestra Instrumental Edit)"
  8. Fishbunny - "Crash and Burn"
  9. Heather Nova - "Paper Cup"
  10. Muse - "Black out"

CLICCA QUI  

per ascoltare o acquistare le canzoni su iTunes!


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"Marghe" Playlist 0

Di Margherita Marchioni

photo © Margherita Marchioni

Se amate il pop contemporaneo, i miei gusti musicali potranno sembrarvi eclettici. Raramente troverete nelle mie playlist una canzone di Britney Spears & Co. (non spaventatevi, gli altri intenditori musicali sono più "normali" da questo punto di vista!). Pur non disprezzando questo genere di musica quando l'ascolto, non riesco a provare nulla di più di una scarica di adrenalina momentanea, ottima per ballare in discoteca o correre sul tapis-roulant, ma insignificante quando si tratta di rappresentare i miei stati d'animo. Ciò non significa che non abbia in casa cd appartenente a questa categoria - anche se si contano sulle dita di una mano, forse di due. Ma che senso avrebbe proporvi della musica che già conoscete? Molto meglio aprirvi la mente a nuove possibilità!

Forse vi chiederete: 'Se non ascolta Rihanna, Beyonce, le Pussycat Dolls (che rappresentano il 90% di quello che trasmettono radio e tv), come farà mai a trovare della musica che le piaccia?' I miei sistemi sono svariati.
Eccone alcuni:
  1. Trovate un negozio di fiducia, uno di quelli talmente piccoli che fai fatica a starci dentro. Solitamente i proprietari sono anche i commessi e tendono ad essere, con le dovute eccezioni, molto più esperti di tutti quei precari assunti nelle catene dei maggiori negozi di musica (da evitare Ricordi, Virgin, Mediaworld, ecc.). Il problema di questi maxistore è che vogliono vendere di tutto e, per farlo, non riescono a concentrarsi sul cliente. A Bologna consiglio il Disco d'Oro, dove potrete trovare di tutto e anche ascoltarlo prima di acquistarlo.
  2. Sfruttate internet!!!! Esistono tantissimi siti che si occupano di musica alternativa, o comunque poco conosciuta. Si parte da Last.fm (dove potrete trovare consigli musicali fatti su misura per voi), passando per le etichette musicali indipendenti di Internet Archive (che permettono di scaricare gratuitamente la musica che offrono), fino ad arrivare a Radio.Blog.Club (dove è possibile ottenere delle playlist fatte dagli utenti partendo da una canzone che scegliete voi).
  3. Non sottovalutate Itunes. L'itunes store è molto fornito e permette di ascoltare parzialmente una canzone, prima di decidere se davvero volete acquistarla. Inoltre, se vi piace un gruppo, Itunes vi segnalerà che cosa esiste di simile e se gli altri utenti lo hanno apprezzato. E' una piccola miniera d'oro, in cui bisogna saper scavare.

Dopo questi consigli, passiamo alla musica vera e propria... con la playlist del prossimo post!

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PLAYLIST - Introduzione

Di Margherita Marchioni

photo © Orange_Beard CC:Attribution-ShareAlike

E' il turno della musica. Quella da ascoltare a tutto volume, mentre siete imbottigliati nel traffico o mentre fate jogging. Quando andate a scuola la mattina, o quando proprio i compiti non li volete fare. Magari, più semplicemente, per rilassarvi dopo una giornata pesante o darvi la carica prima di lanciarvi in discoteca. Perché, come diceva Heinrich Heine, "Dove le parole finiscono, inizia la musica."

Tutte le settimane vi proporremo le nostre playlist e quelle di alcuni dj che calcano la scena bolognese!

Ovviamente accettiamo suggerimenti! Datevi da fare con il vostro ipod e proponete i brani che non possono non essere ascoltati!!

Vi aspettiamo qui: thebeenews@gmail.com
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