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By Marghe 

mercoledì 8 aprile 2009

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"Madonna, Mr. Obama e la Terra che Trema"

Di Alessia Manferdini


La tragedia che ha colpito l’Abruzzo è sulla bocca di tutti. Tutti ne parlano, tutti hanno la risposta al problema degli sfollati, tutti sanno dove prendere i soldi per iniziare a ricostruire, tutti hanno mandato un messaggio per donare 1 euro ai poveri disgraziati che hanno perso tutto.

Ma è proprio questo il problema. Hanno perso tutto. Amici, famigliari, animali, le cose e gli affetti di una vita. E noi a cosa sappiamo pensare? Soldi soldi soldi. Il sindaco ha addirittura fatto un appello alla pop star Madonna per chiederle di devolvere l’incasso del suo prossimo concerto alla regione. Nessuno si rende conto che a soli pochi giorni da una tragedia del genere le persone non hanno probabilmente come primo pensiero l’andamento della borsa o del mercato.

Il pensiero, il dolore va a tutte le persone che sono morte e che non si vedranno mai più. Persone che sono morte abbracciate alla persona amata, un padre che ha fatto da scudo al figlio con il proprio corpo, anziani che nel sonno sono morti incapaci di reagire. Non credo che gli amici e i parenti di questi piccoli grandi eroi abbiano pensato all’eredità lasciata o alla macchina da ricomprare.

Invece di dire dove trovare e come investire i soldi, perché non pensiamo un po’ di più allo stato d’animo dei miracolati da questa strage? E se proprio vogliamo parlare di soldi perché non parlare, anzi urlare tutti in coro ai pezzi grossi, dei miliardi di euro investiti per costruire un ospedale anti sismico che alla prima scossa – seppure violenta - sono crollati su se stessi? Perché non parlare del fatto che Mr. Obama ci aiuterà a ricostruire i monumenti storici invece di campi di accoglienza per gli sfollati? Questi sono i soldi di cui si deve parlare! Agli abitanti dell’Aquila servono vestiti, cibo, medicine, un posto dove rifugiarsi… ma soprattutto affetto e comprensione!

Ovviamente anche i giornali sono arrivati, con la loro sete di notizie, a immortalare i volti sconvolti e terrorizzati di adulti, anziani e bambini. Fotografie su fotografie che servono solo per vendere centinaia di copie in più, addirittura Panorama è in edicola con un’edizione speciale interamente dedicata al terremoto abruzzese. Solo una mera speculazione sul dolore di migliaia di persone.

Per onore del vero – e per fortuna - ci sono persone che sono partite per andare sul posto a scavare tra le macerie e cercare di aiutare chi ha perso tutto. 
Il problema, però, è che sono solo una minoranza, l’Italia vera è un’altra: quella che sostiene spese folli per costruire ospedali che non si rivelano a norma, un paese laico che ancora una volta ritiene più importante la salute delle sue chiese piuttosto che quella delle persone e un attaccamento al denaro, visto come unica soluzione e fonte di felicità, che fa invidia a Zio Paperone. 

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