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By Marghe 

venerdì 17 aprile 2009

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"IL MESTIERE PIU' VECCHIO DEL MONDO A RISCHIO ESTINZIONE"

Di Alessia Manferdini


L’Abruzzo non ha retto al devastante terremoto che l’ha colpito ed è crollato; e anche Michele Santoro, nella parte del terremoto, non si è risparmiato per niente. È riuscito a creare l’ennesimo polverone mediatico a causa della sua lingua biforcuta o, per rimanere in tema di catastrofi naturali, ha originato una scossa mediatica disastrosa.

Nella puntata della settimana scorsa ha attaccato l’operato della protezione civile, guidata da Guido Bertolaso, accusando i volontari di non essere arrivati sul posto immediatamente e di non aver prestato soccorso immediato ai terremotati. A testimonianza di ciò, un’intervista ad una sopravvissuta al terremoto che accusava i soccorsi di essere arrivati solo dopo alcune ore dalla scossa e affermava che mancasse addirittura l’acqua da bere. 

Sono giorni in cui Tv e Giornali hanno piazzato in pianta stabile i loro inviati in mezzo alle tendopoli, in cui non mancano occasioni per fare collegamenti, inserire edizioni speciali in diretta dall’Aquila e di mostrare quanto il Presidente del Consiglio e suoi Ministri siano presenti tra gli sfollati e quanto stiano facendo per aiutare la gente. Neanche fosse il messaggio a reti unificate del Presidente della Repubblica.

Un bombardamento mediatico che da giorni ci mostra ogni minimo cambiamento. Il primo taglio di capelli, il primo bambino nato, il primo giorno di scuola, il primo giorno di lavoro… mi chiedo quando ci mostreranno il primo giorno in cui queste persone verranno lasciate in pace!

Quando arriverà il momento in cui questi giornalisti (?) capiranno che ormai non è più informazione ma speculazione? Sono come vampiri attaccati al collo di una vittima inerme e indifesa.Dopo il Presidente Operaio e il Presidente Ferroviere, ora il Cavaliere Mascherato, si propone nelle vesti di Presidente Terremotato.

In mezzo a tutto questo buonismo, Santoro, ha voluto mostrare l’altra faccia della medaglia, quel lato oscuro che la libera (?) informazione si è premurosamente occupata di non mostrare. E ancora una volta viene messo a tacere un pilastro dell’informazione italiana solo perché ha avuto il coraggio di far vedere anche quello che è andato storto, quello che non è stato fatto. 

Indubbiamente la protezione civile ha fatto tutto il possibile, sono stati angeli che hanno salvato e accudito centinaia di persone e hanno permesso di ritrovare esseri umani ancora vivi sotto le macerie. Ma ciò non toglie che, in una regione ad elevato rischio sismico, la protezione civile non aveva pronto un piano di emergenza terremoto. Santoro voleva solo aprire gli occhi delle persone, far vedere che non è tutto oro quel che luccica, perché se fosse stato così allora le case sarebbero state costruite con criteri antisismici e non con la sabbia del mare. 

Ma questo è l’eterno problema italiano. Il problema di avere una tv pubblica (?!) che è sotto il controllo del governo e che quindi deve stare a regime! Oggi si viene a sapere che dal 1999 esiste un rapporto della protezione civile in cui sono elencate le case a rischio, viene fuori che ne erano a conoscenza tutti, giornalisti compresi, ma salta anche fuori che nessuno ha detto niente! Questo è il problema di un Paese civile, in cui soltanto i morti risvegliano le coscienze. 

“Piuttosto che parlare del Vauro estinto sarebbe meglio che questa sera Santoro e la sua compagnia di giro parlassero del Caro Estinto, cioè di quel giornalismo che Montanelli definiva "un mestiere bellissimo" (Dagospia.com)


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