PLAYLIST della SETTIMANA

Music  

By Marghe 

martedì 5 maggio 2009

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I meme di Facebook

Di Marco Montanari

In un martedì nel quale di fatto nulla di tecnologicamente rilevante è successo anche se le grandi verità di questi giorni sono 
  • è passato un mese dal terremoto in abruzzo ma la pornografia emozionale mediatica non è ancora finita 
  • l'influenza "porcina" ha camiato 3 volte nome: influenza suina, influenza (senza fare vedere foto di maiali o dire "maiale" o sinonimi), e ora l'elegante e asettica influenza A.
Quello che merita, questa settimana, è questo, l'opinione del team di CollegeHumor sul meme di Facebook "25 cose su di me"

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venerdì 1 maggio 2009

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Nerd, testo e Tipografia

di Marco Montanari

I nerd si trovano costretti, a causa delle tecnologie informatiche, a leggere un sacco. Meglio leggere cose belle che cose brutte. E non sto parlando di contenuti. Il modo di presentarsi che ha il testo è fondamentale. Quindi oggi vi voglio introdurre nel mondo molto nerd dell'arte tipografica visuale (in effetti è un ibrido tra arte e nerditudo).

Iniziamo con qualcosa di non tipografico, un meraviglioso video-tutorial-opera d'arte del team Motion Theory su Chrome, che a sua volta ha appena aperto il proprio canale su Youtube.


Dopo questo gioioso e coloratissimo video, iniziamo con alcune perle tipografiche

Iniziamo dalla famosa scena di Star Wars con Vader che commenta "Questa vostra mancanza di fede mi disturba". La resa è molto interessante soprattutto a causa del font scelto. E' evidente una notevole eleganza costuttiva anche se non ci sono straordinari effetti.

Sempre da Star Wars, nella Taverna di Mos Esley (sentite la famosa musichina di sottofondo?). La resa della tensione è data dall'unico elemento non testuale, che è comunque il benvenuto. La sua bidimensionalità tiene comunque fede al concetto grafico di moving typography.

Ovviamente la famosa musichina è stata presa e ripresa da parodie e citazioni in varie salse. Fra le tante da consigliare la bellissima versione dei Griffin (5° stagione primo episodio - Blue Harvest).

Ora torniamo su film culto: Di V per Vendetta una ottima e originale trasposizione del dialogo (che nella versione originale era una meravigliosa sequela di allitterazioni) nel quale V si presenta a Eevy. Meraviglioso il finale ingenuo del "So you are like a crazy person"


Più incentrato sul discorso di V questa versione molto bella e quasi zen


Tornando al faceto, una splendida scena dei Griffin nella quale Stewie va al corso di recitazione e battibecca con la ragazzina brava ma stronzetta.  


Ed ecco l'originale. A volte sembra che il testo in movimento sia quasi meglio dell'originale...


Lo splendido uso del colore e della scrittura come elemento divisorio ci porta ad un esperimento italiano sul segno animato. L'eleganza dell'A sul Tavolo è notevole e di un garbo che ci porta indietro nel tempo all'età dell'oro dell'animazione italiana (come sono lontani quei tempi...)


Sempre in italiano l'ottima intro di Inside Man. Qui si unisce Segno, tipografia e un geniale "movimento di macchina", che in questo caso è solo movimento della telecamera virtuale. Il risultato è veramente notevole.


Chi si diverte a sentire quella meravigliosa registrazione comica del numero di assistenza psichiatrica, adorerà questa splendida versione tipografica. Notare i cambi di spazialità tra un tipo di risposta ed un altro. 


Il prossimo video è il più citato dialogo di 300. L'aspetto affascinante è l'uso delle decorazioni vegetali per mostrare il flusso del pensiero. 


Per ultimo il finale di Dark Knight. Il motivo per cui l'aspetto tipografico è affascinante vi sarà evidente alla fine del finle :P


Ok, avevo detto ultimo.... Ma non è del tutto la fine:
Qualche ottimo designer ha trasformato il discorso fatto da Obama nel New Hampshire durante la campagna elettorale. E con questo abbiamo davvero finito ;)

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mercoledì 22 aprile 2009

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La tecnologia che ci aiuta

di Marco Montanari

Cercavo recentemente applicazioni che facessero uso dei gioiosi accelerometri dei palmari, ma a parte giochi se ne trovano poche. Ho però trovato una applicazione di indubbio interesse che può aiutare tutti i giorni, e questa mi ha dato uno spunto per l'articolo di oggi. Quali sono i software che possono aiutare tutti senza staccarci dall'amato monitor?

Iniziamo con un progetto di Stanford, il Quake-catcher Network. Molti portatili IBM/Lenvo e anche di altre marche hanno al loro interno un accelerometro (ricordate la buffa pubblicità dell'omino che butta per terra il portatile al sushibar?). Il QCN permette di sfruttare tramite un piccolo software i dati dell'accelerometro per avere una rete di misuratori dislocata in giro per il mondo che permettono di analizzare la distribuzione di scosse sismiche. Sul sito trovate una mappa con tutte le posizioni nelle quali si trovano macchine con quake-catcher attivo, quindi se avete un portatile con accelerometro, scaricate e aggiungetevi al network!!!

World Community Grid è, invece, un progetto non gestito da una università ma da un privato ed offre la potenza di calcolo inutilizzata dal vostro PC mentre siete al telefono, in bagno, a pranzo o cena per lavorare su progetti di diverso tipo scelti da voi. Quindi si va dal sequencing di molecole o di dna a calcoli su rgavità o astronomia.

WCG è basasto su un sistema, però, creato dall'università di Berkeley per il suo progetto SETI@Home, per collabrare al progetto SETI della NASA. Il sistema si chiama BOINC, ed è possibile supportare tramite apposite applicazioni ricerche in ambito fisico, matematico, statistico, informatico, medicale. Boinc offre anche la possibilità agli sviluppatori (si, sto parlando di noi nerd all'ennesima potenza) di crearsi un proprio sistema di grid computing per l'ambito aziendale (ad esempio per sfruttare la potenza di calcolo per effettuare render complessi o calcoli di statica che richiederebbero ore o giorni).

E ora possiamo lasciare acceso il pc 24/7, è per il bene di tutti!!! ;)

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venerdì 17 aprile 2009

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"ON THE MOVE"

Di Margherita Marchioni


”On The Move” è il titolo voluto da Ferrovie dello Stato e dal Comune di Castel Maggiore per la riqualificazione della fermata ferroviaria, il cui sottopassaggio, abbellito dai nuovi murales disegnati dall’associazione interculturale “Tinte Forti”, è stato presentato ieri ai cittadini dal sindaco Marco Monesi, da Vincenzo Cefaliello, responsabile delle stazioni dell’Emilia Romagna di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), e dagli artisti che hanno realizzato l’opera.

Il fenomeno vandalico dell’imbrattamento dei muri ha spinto Ferrovie e amministrazione a utilizzare una forma d’arte alternativa, sostanzialmente rispettata anche da chi è solito deturpare i luoghi pubblici. Ora il sottopassaggio è abbellito da figure colorate in movimento, che sembrano voler fare compagnia a chi sta andando al binario a prendere il treno. La stazione, infatti, tende spesso ad essere un luogo di passaggio solitario, dove non sempre si ha il tempo per fare due chiacchere e socializzare. I murales rendono più piacevole e allegro il percorso, soprattutto nelle ore serali, quando un luogo poco curato viene di solito considerato anche poco sicuro. A fare da cornice alle scritte e alle “persone” che scorrono lungo i muri ci sono tante api, simbolo del Comune di Castel Maggiore.

Non sono solo i murales, però, a dare un valore aggiunto alla fermata. Gli interventi migliorativi sono stati numerosi: la completa ritinteggiatura della fermata, l’installazione di una nuova bacheca informativa nel sottopassaggio, l’aumento dei posti per il parcheggio delle biciclette e la totale risistemazione delle aree verdi. Entro l’autunno, invece, RFI inizierà i lavori per la realizzazione di un nuovo impianto di informazione al pubblico, con la sostituzione del sistema sonoro e il miglioramento dei monitor, che soddisferà le ripetute richieste dei pendolari. Anche la sicurezza verrà aumentata, grazie all’installazione di un sistema di videosorveglianza collegato alla locale sede della Polizia Municipale. Infine la fermata sarà un’ulteriore occasione per potenziare la raccolta differenziata, grazie a cestini diversificati per i vari materiali.
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"Trench Mon Amour!"

Di Barbara Grazia


Lungo o corto, con una fila di bottoni oppure doppiopetto, con cintura di tessuto o rigida, il trench è un evergreen immancabile nell'armadio della fashionista. Il trench è un tipo di impermeabile, generalmente lungo fino ai polpacci, molto usato dai soldati durante la Prima e la Seconda Guerra mondiale. Non a caso letteralmente trench significa “trincea”.
Sopravvissuto a tutte le mode, è leggero, perfetto per il giorno ma anche per la sera (si indossa sia con le ballerine, sia con le sneakers e persino con decoltè) e cosa più importante… sta bene a tutte: basse, alte, formose, magre..

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"IL MESTIERE PIU' VECCHIO DEL MONDO A RISCHIO ESTINZIONE"

Di Alessia Manferdini


L’Abruzzo non ha retto al devastante terremoto che l’ha colpito ed è crollato; e anche Michele Santoro, nella parte del terremoto, non si è risparmiato per niente. È riuscito a creare l’ennesimo polverone mediatico a causa della sua lingua biforcuta o, per rimanere in tema di catastrofi naturali, ha originato una scossa mediatica disastrosa.

Nella puntata della settimana scorsa ha attaccato l’operato della protezione civile, guidata da Guido Bertolaso, accusando i volontari di non essere arrivati sul posto immediatamente e di non aver prestato soccorso immediato ai terremotati. A testimonianza di ciò, un’intervista ad una sopravvissuta al terremoto che accusava i soccorsi di essere arrivati solo dopo alcune ore dalla scossa e affermava che mancasse addirittura l’acqua da bere. 

Sono giorni in cui Tv e Giornali hanno piazzato in pianta stabile i loro inviati in mezzo alle tendopoli, in cui non mancano occasioni per fare collegamenti, inserire edizioni speciali in diretta dall’Aquila e di mostrare quanto il Presidente del Consiglio e suoi Ministri siano presenti tra gli sfollati e quanto stiano facendo per aiutare la gente. Neanche fosse il messaggio a reti unificate del Presidente della Repubblica.

Un bombardamento mediatico che da giorni ci mostra ogni minimo cambiamento. Il primo taglio di capelli, il primo bambino nato, il primo giorno di scuola, il primo giorno di lavoro… mi chiedo quando ci mostreranno il primo giorno in cui queste persone verranno lasciate in pace!

Quando arriverà il momento in cui questi giornalisti (?) capiranno che ormai non è più informazione ma speculazione? Sono come vampiri attaccati al collo di una vittima inerme e indifesa.Dopo il Presidente Operaio e il Presidente Ferroviere, ora il Cavaliere Mascherato, si propone nelle vesti di Presidente Terremotato.

In mezzo a tutto questo buonismo, Santoro, ha voluto mostrare l’altra faccia della medaglia, quel lato oscuro che la libera (?) informazione si è premurosamente occupata di non mostrare. E ancora una volta viene messo a tacere un pilastro dell’informazione italiana solo perché ha avuto il coraggio di far vedere anche quello che è andato storto, quello che non è stato fatto. 

Indubbiamente la protezione civile ha fatto tutto il possibile, sono stati angeli che hanno salvato e accudito centinaia di persone e hanno permesso di ritrovare esseri umani ancora vivi sotto le macerie. Ma ciò non toglie che, in una regione ad elevato rischio sismico, la protezione civile non aveva pronto un piano di emergenza terremoto. Santoro voleva solo aprire gli occhi delle persone, far vedere che non è tutto oro quel che luccica, perché se fosse stato così allora le case sarebbero state costruite con criteri antisismici e non con la sabbia del mare. 

Ma questo è l’eterno problema italiano. Il problema di avere una tv pubblica (?!) che è sotto il controllo del governo e che quindi deve stare a regime! Oggi si viene a sapere che dal 1999 esiste un rapporto della protezione civile in cui sono elencate le case a rischio, viene fuori che ne erano a conoscenza tutti, giornalisti compresi, ma salta anche fuori che nessuno ha detto niente! Questo è il problema di un Paese civile, in cui soltanto i morti risvegliano le coscienze. 

“Piuttosto che parlare del Vauro estinto sarebbe meglio che questa sera Santoro e la sua compagnia di giro parlassero del Caro Estinto, cioè di quel giornalismo che Montanelli definiva "un mestiere bellissimo" (Dagospia.com)


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mercoledì 15 aprile 2009

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ITALIANS - "Corri ragazzo, corri!"

Di Veronica Lenzi


Qualche giorno fa mostravo ad un paio di amici italiani il palazzetto dello sport di UCLA, dove vengono giocate prevalentemente partite di basket e pallavolo. “È più grande del Pala Malaguti!” ha esclamato uno di loro con voce tra l’invidioso e lo sconsolato (i due erano di comprovata fede virtussina, come si addice alle persone di buon senso). “In effetti, quelli del football qui a fianco potrebbero aversene a male, hanno meno spazio”, ho risposto io mostrando quello che è “solo” un gigantesco stadio da allenamento, poiché la squadra gioca a Pasadena. E così, continuando nella nostra passeggiata, abbiamo incrociato, nell’ordine, 12 campi da tennis, lo stadio di atletica, la piscina coperta e scoperta, i campi da basket e la palestra da cinque stanze, gratuita per tutti i Bruins (ovvero gli studenti di UCLA).

La mia università è sicuramente uno dei più legati al mondo sportivo, ma questa non è partigianeria: dalle high schools in avanti, l’intero sistema scolastico americano è attento a promuovere e foraggiare la nascita di nuovi talenti sportivi. Se UCLA ha contribuito a 15 delle 82 medaglie statunitensi, il motivo risiede nel suo successo durante la gara spietata fra colleges che si svolge ogni primavera per aggiudicarsi i ragazzi più promettenti. Le borse di studio sportive rimangono fra le più vantaggiose del sistema universitario ed è certamente vero, come ricordano gli altri studenti con un pizzico di malignità, che permettono a studenti non esattamente brillanti di accedere ai college di punta della nazione solo per le loro doti sportive. A onor del vero, però, se lo studente-sportivo trascura i libri a favore dell’allenamento, risultando ripetutamente assente alle lezioni o fallendo gli esami, viene automaticamente sospeso dalla squadra fintanto che non torna sulla retta via.

Non bisogna ovviamente pensare che le università investano in modo così massiccio sullo sport per puro spirito di servizio al medagliere della nazione. I ritorni economici e di prestigio ci sono eccome. Gli USA ospitano l’associazione sportiva universitaria più grande del mondo, la National Collegiate Athletic Association (NCAA), sotto la cui egida giocano circa 1200 colleges, divisi in varie conferences (sotto-categorie basate sulla posizione geografica). La NCAA organizza e gestisce campionati in quasi cinquanta specialità differenti, portando le migliori università di ogni conference alla sfida finale. Molti sport hanno successo di pubblico, permettendo all’organizzazione (e alle università) di ottenere buoni ricavi dai biglietti. Le partite si svolgono seguendo le regole e le tradizioni dei professionisti, speaker (studente) che commenta le partite incluso. Basket e football sono le discipline più popolari, tanto che persino Mr. Obama non ha resistito a compilare il suo personale pronostico (bracket) per i risultati della pallacanestro. Purtroppo per lui, Duke ha cancellato le speranze di vittoria della sua favorita North Carolina. Gli studenti migliori, sono ovviamente i candidati ideali ad essere scelti dalle squadre statunitensi, una volta terminati gli studi.

Terminando la nostra arrampicata sulla collina del campus con un caffè ristoratore, i miei amici ed io abbiamo pensato con un po’ di tristezza ai nostri atleti costretti a cercare uno sponsor con il lumicino e a far necessariamente parte delle forze armate per poter continuare ad allenarsi. Inoltre, riflettevamo sul fatto che un sistema integrato come quello americano, dove lo studente non deve percorrere kilometri per trovare un luogo di allenamento decente, aiuta il giovane sportivo a non dover mollare gli studi pur di continuare il proprio sport, evitando una scelta difficile e comunque ingiusta.

Per una volta, abbiamo concluso noi italiani, c’è da prendere esempio.
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"Facebook Fever"

Di Alessia Manferdini

Julian Smith è un genio!

Per chi non lo conoscesse è un comune ragazzo americano che spopola su YouTube con il suo video dal titolo “25 Things I Hate About Facebook”. Tutto è nato in risposta alla nuova moda che impazza sul social network di scrivere una nota intitolata “25 cose su di me” in cui poi si possono taggare gli amici così che possano conoscerti meglio e avere più informazioni – ma siamo davvero così interessanti?!

Così da quando il suo video ha fatto il giro del mondo, Julian è diventato un’icona per molte persone, tanto da essere intervistato allo show televisivo di Tyra Banks e invitato a fare un tour esplorativo nella sede centrale di Facebook a Palo Alto, California.

A dire il vero comunque la nuova star del web non odia FB, ma l’uso – molto spesso spropositato e senza controllo – che ne fanno le persone.
La cosa più divertente sono ovviamente i suoi commenti… date un'occhiata!




Ma ecco qui la sua lista, giudicate voi!

#1 - 25 Things I Hate About Facebook
#2 – Poking
#3 – “Happy Birthday” Wall Post
#4 – Compare People App
#5 – Pillow Fight Request
#6 – Facebook Chat
#7 - Gifts
#8 – Abusing Status Update
#9 – Old People on Facebook
#10 – Event Invites
#11 – Group Invites
#12 – Top Friend Drama
#13 – Webcam Video Comments
#14 - Flair
#15 – Bumper Stickers
#16 – Detail Requests
#17 – Relative Requests
#18 – Bad Tagged Photos
#19 – “LOST PHONE” Facebook Exploitation
#20 – People You May (Not) Know
#21 – Creepy Ads
#22 – Threads 
#23 – Picture Shrinkage 
#24 – Duplicate Pictures
#25 – Facebook Relationship Gossip

E tu cosa odi di FB? 

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"La Pasqua porta ritardi!"

Come avrete notato ci sono stati diversi ritardi la scorsa settimana, che si sono protratti fino ad oggi. La Pasqua, i parenti, le uova da scartare, e a internet chi ci pensa piu'??
Torneremo a regime in questi giorni, con tutte le nostre rubriche! Questo pomeriggio verrà anche pubblicato il nuovo pezzo di "Italians" dagli U.S.A. della nostra Veronica!
A piu' tardi!
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Uno per tutti, tutti per IPhone

Di Marco Montanari

Ultimamente sempre più persone si muovono nel nostro paese con in tasca un iPhone di prima o seconda generazione e/o un iPod Touch. Quindi oggi vorrei introdurvi ad un paio di interessanti applicazioni per questi gioiosi oggetti.

Iniziamo dal grande classico, che probabilmente qualcuno avrà già letto e utilizzato in viaggi in treno o bus: Taptap Revenge, uno dei giochi di maggior successo da quando è stato creato l'AppStore. Questo gioco è nella scia dei tanti Guitar Hero, DDR, Rockband, ecc... ma fatto sull'iphone è decisamente notevole (anche perchè giustifica gesti decisamente idioti in luoghi pubblici per la gioia della comunità).



Una applicazione fondamentale per chi si trova a viaggiare spesso è AroundMe. Questa piccola applicazone molto semplice da usare vi permette di sapere cosa si trova attorno a voi fra bar, ristoranti, musei, ... tramite o il vostro GPS o la posizione intuita nel caso dell'ipod touch. Ovunque vi troviate questa applicazione vi permette di sapere cosa fare quando avete un momento libero.

Per quelli di voi che non sono ancora usciti dal tunnel dell'infanzia passata a giocare con Link e il cavallino Epona, l'applicazione Ocarina è un must. Questa vi permette di suonare una ocarina stilizzata semplicemente soffiando nel microfono e premendo i punti dello schermo.


Per chi di voi a volte è scomodo o sconveniente leggere articoli in ufficio oppure semplicemente vuole rimandare la lettura di un dato articolo a momenti di maggior relax, Instapaper fa al caso vostro: tramite un piccolo pulsante da aggiungere al browser, le pagine che volete leggere vengono automaticamente salvati sull'iphone per essere letti in seguito.

Altro grande classico soprattutto per giornalisti e studenti, iTalk, una piccola applicazione che vi permette di registrare memo o interviste tramite un enorme pulsante rosso con la scritta "REC". Poco altro c'è da dire, a parte che i file vengono inviati automaticamente al computer e che quindi potete riascoltare il tutto tramite itunes senza alcun problema.

Una ultima applicazione molto divertente da avere è FakeCall, che vi permetterà di uscire da riunioni noiose e discussioni spiacevoli tramite una finta chiamata da un contatto fasullo.

Ora non resta che comprare un iPhone o un iPod touch! (o un buffo sostituto cinese senza applicazioni :P)
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