Photo credit: Elena Menini
Questo sarà il primo “articolo” di una lunga serie (speriamo!) che vedrà come protagonista una ragazza di nome Elena (la sottoscritta) e il paese in cui ora vive, la Spagna.
E prima ancora di raccontarvi le mille avventure/disavventure che inevitabilmente ti accadono quando decidi di trasferirti all’estero - dalla ricerca della casa e di un lavoro, fino all’inevitabile confronto con una cultura cosi simile ma cosi diversa da quella italiana - ho pensato fosse meglio darvi qualche notizia, diciamo, “tecnica”, su questa città, tanto per farvi ambientare un po’…
Il nome della città proviene dall’antico Hispalis, di origine romana, cambiato poi in Ishbiliya in epoca musulmana (eh si, miei cari! Qui siamo in pieno spirito arabo e presto vedremo come la presenza di questa cultura abbia influenzato, per secoli, le tradizioni andaluse). La lingua ufficiale è il castigliano, anche se il forte accento ha contribuito a differenziare e creare una “quasi-lingua”, el Andaluz, di non facile comprensione, se proprio vogliamo essere sinceri.Il clima, come già vi ho detto, è decisamente mite, l’inverno “vero e proprio” dura poco più di due mesi, da metà dicembre a metà febbraio. La primavera arriva con largo anticipo (ripeto: 28 gradi a Febbraio), per lasciare poi il posto ad una torrida torrida estate già a partire dal mese di maggio… Bisogna però dire che l’umidità, che noi della bassa ben conosciamo, qui non esiste e il clima secco aiuta a far sembrare il tutto più sopportabile.
Con queste poche informazioni, che dicono tutto e niente, per il momento vi lascio. Dal prossimo articolo inizierò a raccontarvi la vera Siviglia... quella di cui non si parla nelle guide turistiche!
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